martedì 25 maggio 2010

Intervista #03 - Valeria Cherchi


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Credo che, come al solito, la domanda più naturale per aprire sia chiederti di presentarti e parlarmi un pò di te.
Ok… ho 24 anni, sono cresciuta in un paesino della Sardegna e attualmente vivo a Roma (per poco). Mi sto laureando in disegno industriale alla Sapienza, a giugno dovrei finire e non vedo l'ora!

Dopo cosa pensi di fare?
Spero di passare una bella estate a casa, e poi sto preparando l'ammissione per una scuola di moda a Londra: se mi prendono da settembre studierò fashion photography lì (incrocio le dita).

Altra domanda classica ma doverosa: come sei arrivata alla fotografia?
Allora, non è stato facile, per niente, capire e decidere la strada da seguire, ma fortunatamente ad un certo punto la fotografia si è "autorivelata": ho sempre avuto una macchinetta in mano, già da piccola. Ho sempre scattato moltissime foto e sono sempre stata egocentrica nel farmi fotografare. Sono anche stata fortemente influenzata da una mia cara zia, mia sorella e una mia amica/compagna di stanza, tutte appassionate di fotografia e bravissime fotografe. Loro sono state le prime a vedere nelle mie foto "qualcosa", e mi hanno dato i primi consigli, indispensabili e preziosi. Inoltre, sono sempre stata un'appassionata di arte, design... e avrei sempre voluto saper disegnare (e invece sono una cernia). Una volta una persona a me molto cara mi ha detto che forse con la fotografia avrei potuto riscattare la mia voglia di "creare" disegnando!

E per te è stato così?
Beh si anche meglio :) ora la fotografia non sostituisce niente, è qualcosa di totalmente indipendente da altre possibili capacità.

Hai detto di aver fatto foto fin da bambina… quindi a casa tua hai un sacco di capolavori infantili
immagino…
Macchè ero tremenda! Andavo alle gite e fotografavo mille volte la stessa cosa, convinta di riuscire a cogliere ogni sfumatura che c'era nella realtà; e invece ovviamente finivo per fare 100 foto tutte uguali, e mia mamma o mia sorella mi sgridavano perchè sprecavo rullino inutilmente. Ricordo soprattutto le foto sulla tour Eiffel: impressionante!! pretendevo di fotografare ogni ingranaggio, immagina il risultato! Però da piccola ero bravina nei ritratti rubati!
Pensandoci adesso, quand'è che hai cominciato a pensare di stare diventando brava, e che effettivamente questa era la tua strada? Prima dicevi che la fotografia ti si è autorivelata…
Si nel senso che è venuta fuori come un'esigenza necessaria in me, però devo dire che quando ho iniziato ad avere il consenso di altre persone, insomma quando ho iniziato a capire che le mie foto piacevano veramente, allora anche io c'ho messo del mio, e ho indirizzato ogni cosa che facevo (soprattutto a livello universitario) verso la fotografia. Se poi penso al momento in cui ho deciso che la fotografia sarebbe stata la mia strada, è sicuramente quello in cui ho deciso che dopo l'università avrei studiato solo fotografia, e nient'altro. A livello di tempo, ho deciso questo neanche un anno fa… in realtà saranno 7/8mesi.
Cosa "cerchi" con la fotografia?
Sarò molto brutale: l'unica cosa che veramente "cerco" con la fotografia è il lavoro. Tutte le altre cose me la dà… cioè non c'è bisogno che cerchi niente. Io faccio quello che sento in un momento o cerco di creare quello che sento, ma non mi vado a cercare nessuna emozione perchè arriva da sé. Penso che la fotografia, per me, sia un mezzo per esprimere quello che già esiste. Ma non nego che l'idea di lavorare e guadagnare facendo una cosa che mi piace e che potrei fare bene mi da sollievo. Soprattutto perchè io ho sempre pensato di essere destinata a dover fare una lavoro che non mi piaceva, e questa è una cosa che mi terrorizza. Comunque non voglio assolutamente fare la fotografa artista.

Cos'hai contro i fotografi artisti?
Troppo. Io sono per il progetto, non per l'arte.
Scherzo dai, amo l'arte ovviamente, ma penso che ormai sia un concetto davvero usato a sproposito. Quello che assolutamente mai vorrei per me e le mie foto è essere spiattellata sul muro di una galleria ad aspettare che un pincopallo apprezzi ciò che faccio, così, con un giudizio casuale, non so, senza un criterio, "tanto per"… e mi compri. Ovviamente dal punto di vista economico sarebbe appagante, ma vorrei essere in grado di fare altro.
Quindi cosa vorresti per le tue foto?
Beh le vedrei meglio stampate sulle pagine di una bella rivista di moda! Vorrei riuscire a
d esprimere quello che sento anche in un contesto creato da altri, o meglio anche in base ad esigenze di terzi. Lo vedo come un mostrare delle cose belle esteticamente attraverso delle emozioni che non tutti riescono a percepire, e neanche ad
esprimere. Citando un famoso libro di design, "il progetto della bellezza", progettare la bellezza per me sarebbe il top!

Ho sempre trovato le tue foto molto intime in qualche modo, molto interiorizz
ate, come se usassi la fotografia per indagare dentro di te.
Mi fa piacere che questa cosa riesca a venire fuori… si spesso è così.... è bello riuscire a rivedere n ella realtà qualcosa che si prova dentro!

Ho individuato anche molti schemi ricorrenti, ad esempio le simmetrie, o le foto di luoghi che in qualche modo sono dei non luoghi. Oppure, per andare sul recente, spesso nei ritratti "nascondi" il viso della persona fotografata, te compresa: lo metti in ombra, o lo tagli, o inquadri da dietro, o lo riempi di luce. Non fai quasi mai ritratti "lineari".
Hai ragione, grazie per averlo notato. In realtà l'ho notato anche io da poco… non so perché! Sicuramente
preferisco le linee del corpo piuttosto che quelle del viso, però non so… forse è un momento, non riesco proprio a trovargli un senso concettuale. Forse però quello che arriva è una sorta di
perdita di identità, ma neanche questo so cosa possa voler dire e sinceramente preferisco non indagare!

Come mai sei così affezionata alla pellicola?
Sono molto pigra :) amo i colori della pellicola e la maggior parte delle volte non mi và poi di ritoccare le foto che faccio in digitale. Amo la pellicola perchè riesce a dare quel qualcosa in più ad uno scatto che magari fatto in
digitale risulterebbe banale... e poi è proprio il rituale che amo, il fatto di mettere il rullino, di non sapere subito se ciò che faccio è ciò che vorrei venisse fuori, la curiosità e l'attesa dello sviluppo e anche la scansione
(un pò meno le polveri dello scanner).
A questo proposito, da fotografo al 95% digitale mi chiedo se ci sono dei criteri che fanno scegliere una pellicola invece di un'altra.
Guarda io non sono una grande esperta… uso veramente ogni tipo di pellicola. Se posso uso fuji o pellicole scadute, solo per il B/N assolutamente Ilford!

E come hai preso l'annuncio che dal 2012 spariranno le pellicole?
Davvero??? Non lo sapevo… ma daaaai! Non ci credo, sarà uno scherzo!

Vivere a roma ti influenza in qualche modo?
Si negativamente :) Roma non è esattamente il top per la fotografia di moda. Forse per la fotografia in generale...
per certi aspetti Roma è davvero un paesone, come tale uno ci resta attaccato e non riesce a
separarsi da lei (anche perchè è bellissima), ma a livello lavorativo non offre per niente molte possibilità, nè scelte e stimoli... poi non so se per la fotografia artistica sia meglio, magari le gallerie sono più attive, ma non saprei, non le frequento.
Quello che dici è interessante perchè Roma da molti è vista come una specie di mecca in cui recarsi in cerca di lavoro e nuova vita…
Ma dove?? Certo nel settore del turismo sarà super attiva ovviamente, ma nei settori più "creativi", roma è indietro e mi dispiace dirlo... a parte alcune grandi società, il resto rispecchia esattamente le dinamiche urbane: caotico e disorganizzato, superficiale, e aggiungerei sottopagato (ma questo forse è un problema tutto italiano). Questo è il giudizio di una che ama Roma!
In effetti ho posto male la domanda: quello che volevo sapere è se/come ti ha influenzata il fatto di passare dal contesto "familiare" e "provinciale" a quello metropolitano.
Questo è stato assolutamente positivo: mille stimoli, mille novità arrivate all'improvviso… il primo anno a Roma è stato bellissimo: ho scoperto, grazie anche ai miei primi fantastici coinquilini, la metà delle cose che mi reggono in piedi ora :)   mostre/cinema/concerti sempre disponibili… nonostante abbia veramente ancora  tanto da imparare, penso che ciò che ho imprato il primo periodo qui, sia a livello di quantità che di qualità,  non sarà mai eguagliabile da nessun'altra esperienza!

Ora ti chiederei qual è la tua città preferita, ma mi sa che hai già risposto…
Secondo te qual'è?

Immagino Roma visto quant'è stata importante per te…
Ma no! assolutamente, non ci vivrei mai! E’ troppo disorganizzata… non so ancora qual è la mia città preferita, amo molto Parigi, ma non ho viaggiato abbastanza per poter decidere!

Il tuo libro preferito, o quello che ti rappresenta di più.
Non sono un'accanita lettrice (me ne vergogno)… cmq l'insostenibile leggerezza dell'essere.

Tre persone importanti e d'ispirazione per te, che siano vive o morte, famose o meno
Lynch mi ispira tanto! Mia mamma e mia sorella sono molto importanti per me :)

In cosa si manifesta l’ispirazione di Lynch?
Sarei presuntuosa a dire che si manifesta palesemente, anche perchè sono consapevole che non è così! Diciamo
che ciò che io sento particolarmente è la drammaticità, la solitudine di certi luoghi, e ovviamen
te delle persone, il mix di queste cose con la sua estetica.
Qual è la foto che secondo te risente i più di questa ispirazione?
Questa del parcheggio di un supermercato di notte vuoto, solo con una macchina lunga scura dentro. Nessuno se la fila, ma a me piace davvero tanto! Non ho mai fatto un set serio lynch inspired, ma lo farò!

Cos'è che trovi facile nella fotografia, e cosa invece trovi difficile.
Facile è più difficile....quindi direi... usare la mia fida macchinetta (risposta stupida). Difficile due cose, se posso...
1- usare flash e simili luci artificiali
2- spiegare alle modelle quello che vorrei esprimere e di conseguenza trovare pose etc...

Un buon proposito per il futuro.
Essere ammessa al college e imparare tante nuove belle cose collaborando con tante altre nuove e belle persone
:)

Il sito internet di Valeria Cherchi è http://www.poveralice.it/


1 commento:

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